Stia è un comune di 3.008 abitanti della provincia di Arezzo.
L'economia locale si basa prevalentemente sulle attività industriali nel settore tessile e in quello dei mobilifici. Numerose sono anche le aziende impegnate nel settore della carta, dell'abbigliamento e della pelletteria. Rilevante è infine l'attività turistica nella stagione estiva.
Il nome della località venne attestato per la prima volta come "Staia" nel 1053. Stia trae il suo nome dal latino "Staius", che è da ricondurre al vicino torrente Staggia.
Stia trae la sua origine dall’essere stata un villaggio sorto sulla romana Via Maior che collegava il Casentino a San Godenzo, in Mugello. Il toponimo è di origine latina, per contrazione dal nome del torrente Staggia. Le prime indicazioni sul paese di Stia si trovano nel Regesto Camaldolese del 1053 dove si legge della Plebe S. Mariae de Staia e successivamente, nel 1093, troviamo citato un Casale de Stia.
Nel Medioevo Stia si sviluppò come “mercatale” della Contea di Porciano e residenza del ramo dei Conti Guidi detti “di Palagio” per ricordare la costruzione, avvenuta nel 1230, di una sontuosa abitazione sulle rive del torrente Staggia, detta appunto il Palagio. Attorno a questo imponente edificio si sviluppò un nuovo agglomerato, che andò ad aggiungersi al villaggio già esistente a monte, denominato Stia Vecchia. I Conti Guidi “di Palagio” mantennero il possesso della terra di Stia sino all'assedio a cui il borgo fu sottoposto da parte della Repubblica Fiorentina (1402).
La storia di Stia in seguito rimase a lungo legata a quella di Firenze, ai Medici prima e agli Asburgo Lorena poi. Il comune, che nel 1840 contava 2.901 abitanti, ebbe un grande sviluppo grazie alla lavorazione della lana che portò Stia ad essere un centro produttivo importante. È qui che nacque il celebre panno “casentino”. Nei primi anni del 1900 erano quasi 500 gli operai impiegati nel Lanificio di Stia. Il paese, cresciuto al suono della sirena della “fabbrica”, ha attraversato vari periodi di sviluppo ed ha certamente risentito della chiusura del grande stabilimento laniero.
Oggi Stia, che ha individuato nel turismo la sua nuova leva di crescita, è un paese in cui passato e presente, progresso economico e difesa dell'ambiente, tradizioni e storia si coniugano sapientemente.
Tra le numerose manifestazioni che si svolgono periodicamente a Stia segnaliamo qui la tradizionale "Fiera di Santa Cristina" che si tiene nel mese di luglio e che prevede anche l'allestimento di stand gastronomici per lo svolgimento della "Sagra del Tortello". Durante la manifestazione è possibile degustare i piatti tipici del Casentino, come il "Tortello", un piatto a base di patate tipico della zona.